Bonus Edilizi: 2 esempi pratici di calcolo delle detrazioni

Se stai valutando di ristrutturare casa probabilmente sai già che ci sono molti bonus fiscali a disposizione, ciascuno con regole, aliquote e finalità diverse. Proprio per questo a volte è difficile capire con chiarezza quanto si può risparmiare grazie ai bonus, in che modo e in quanto tempo.

Per fare chiarezza e supportare i proprietari di casa che vogliono usufruire dei bonus edilizi, abbiamo realizzato dei calcoli realistici per capire quanto si può risparmiare e in quanto tempo.

Quali sono i concetti da comprendere prima di accedere ai bonus edilizi

Ecco alcuni dei concetti di cui si sente spesso parlare quando ci si imbatte nei Bonus Edilizi.

Aliquota: detta anche aliquota fiscale, è il tasso fisso o variabile, espresso in forma di percentuale, che si applica ad una base imponibile per calcolare un tributo

Massimale: cifra massima di spesa che viene detratta grazie ai bonus. Per esempio, con un massimale di €30.000 tutte le spese che rientrano entro quella cifra verranno detratte per interno, mentre per spese di ristrutturazione superiori a €30.000, per esempio €40.000, il proprietario verrà detratta solo la somma di €30.000 e dovrà pagare per intero la differenza, che in questo esempio è di €10.000.

Irpef: l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche è l’imposta dovuta dalle persone fisiche per il possesso dei redditi fondiari (cioè dei fabbricati e dei terreni), di capitale, di lavoro dipendente, di lavoro autonomo e di impresa. È la principale tassa oggetto delle detrazioni della maggior parte dei bonus fiscali.

Interventi trainanti: sono quegli interventi che permettono di accedere al Superbonus (bisogna eseguirne almeno uno per accedervi) e si riferiscono esclusivamente ad esso.

Interventi trainati: sono interventi che possono essere abbinati agli interventi trainanti, ma che da soli non consentirebbero di accedere al Superbonus.

Superbonus: esempio pratico di detrazione

Il Superbonus prevede una detrazione IRPEF delle spese sostenute per interventi divisi tra trainanti e trainati. L’aliquota ammonta al 90% per le spese sostenute entro il 2023, al 70% per le spese sostenute entro il 2024 e al 65% per le spese sostenute entro il 2025.

La detrazione fiscale totale sarà ripartita in 4 quote di pari importo, da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi (ad esempio nel Modello 730). Il proprietario dell’abitazione potrà detrarre una quota all’anno.

I massimali di spesa detraibile cambiano a seconda degli interventi di ristrutturazione effettuati.

Mettiamo il caso che il proprietario di casa che voglia accedere al Superbonus abiti in un condominio (secondo i parametri del Superbonus si tratterebbe di un edificio composto da più di otto unità immobiliari).

Per accedere al Superbonus il proprietario di casa avrà bisogno di effettuare almeno un intervento trainante. In questo esempio mettiamo il caso che sia stato effettuato nel 2023 un intervento di isolamento termico interno (detto anche coibentazione termica interna o cappotto interno). Per questo tipo di intervento il massimale di spesa detraibile è di €30.000. In questo esempio il proprietario di casa ha speso €7.400 per isolare alcune delle pareti del suo appartamento di 75 mq.

Avendo accesso anche agli interventi trainati, il proprietario di casa decide di effettuare interventi di posa di finestre comprensive di infissi e interventi di posa di schermature solari (dunque l’installazione di nuovi serramenti), con un massimale di spesa di €60.000 per ognuno dei due interventi. In questo esempio il proprietario di casa ha speso €4.500 per l’acquisto e posa in opera di nuovi serramenti e €12.400 per l’acquisto e posa in opera di nuovi infissi.

Dunque, tenendo presente dell’aliquota al 90% e dei massimali relativi ai tre diversi interventi, il proprietario di casa vedrà detratti:

– €6.660 sui €7.400 totali per il cappotto interno;
– €11.160 sui €12.400 totali per la posa degli infissi;
– €4.050 sui €450 totali per la posa dei serramenti.

Grazie al Superbonus il proprietario spenderà un totale di €2.430 anziché €24.300 per interventi di ristrutturazione effettuati nel 2023, da dividere in una detrazione di €607,50 annui per quattro anni.

Bonus mobili ed elettrodomestici: esempio pratico di detrazione

Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici prevede una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

La detrazione fiscale totale viene ripartita in 10 quote di pari importo, da portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Il proprietario dell’abitazione potrà detrarre una quota all’anno.

Il massimale di spesa detraibile arriva fino a €8.000 per le spese sostenute nel 2023 e fino a €5.000 per le spese sostenute nel 2024.

In questo esempio mettiamo il caso che vengano spesi €7.000 nel 2023 (quindi con un massimale di €8.000) per acquisto per mobili ed elettrodomestici. Con un’aliquota del 50%, il proprietario di casa avrebbe una detrazione totale di €3.500, da dividere in dieci quote di pari importo da €350. In questo modo il proprietario potrebbe detrarre €350 annui a partire dall’anno successivo all’acquisto dei mobili ed elettrodomestici.

Come avrai notato ogni bonus ha caratteristiche diverse ed il calcolo delle detrazioni non è uguale per tutti i casi. Anzi, accedere ad un bonus piuttosto che ad un altro richiede una progettazione mirata e specifica, che tenga conto del tipo di lavorazioni da svolgere e della spesa totale.

Per ottenere un preventivo che tenga conto dei vari bonus fiscali e ricevere una consulenza per capire come ottenere la casa che desideri usufruendo delle detrazioni fiscali compila il modulo in basso!

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